L’incontro nella Plaza Real dell’Hotel Eurobuilding, nello stato di Miranda, ha ratificato gli accordi raggiunti a Bridgetown, Barbados, tra il partito al potere ed il settore estremista dell’opposizione della Piattaforma Unitaria, in materia di garanzie elettorali e politiche, e di difesa della nazione.
Un documento diffuso dal presidente Nicolás Maduro ha dimostrato il consenso raggiunto dai diversi settori, al fine di rafforzare le basi per il consolidamento delle politiche sociali ed economiche.
I quattro punti coincidenti richiedono la “revoca completa e permanente di tutte le sanzioni, restrizioni e limitazioni esterne imposte”, a scapito delle libertà commerciali ed economiche della Repubblica e della società venezuelana.
Inoltre, dichiara che bisogna difendere in modo “attivo e con protagonismo”, come un’unica nazione, i diritti storici, politici e legali del Venezuela, sul territorio di Essequibo.
Propone inoltre di prendersi cura della pace sociale e delle istituzioni democratiche che la garantiscono, come diritto universale inalienabile, nonché di respingere e rifiutare le minacce ed i ricatti che mettono a rischio l’Accordo di Barbados e di ratificarne l’interesse nazionale.
Maduro ha affermato che quando l’opposizione ha firmato i documenti dell’accordo alle Barbados, l’ha fatto “senza condizionamenti e ricatti”, per coscienza ed impegno costituzionale nei confronti dei 33 milioni di venezuelani.
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