L’ex capitano ed ex agente della Direzione Nazionale di Informazione (DNI) è stato giudicato colpevole e condannato a 20 anni di carcere per l’esecuzione dei leader del Movimiento de Izquierda Revolucionaria (MIR), Rogelio Tapia, Raúl Barrientos e Juan José Boncompte.
Castro ed un comando della polizia politica della dittatura di Augusto Pinochet (1973-1990) realizzarono la cosiddetta Operazione Alfa-Carbón tra il 23 e il 24 agosto 1984 per catturare i leader del MIR nelle città di Concepción, Los Ángeles, Temuco e Valdivia.
Tuttavia, i documenti giudiziari dimostrano che il vero obiettivo dell’azione non era arrestarli, ma eliminarli, e per questo crimine gli agenti del DNI sono stati condannati nel 2018, anche se una serie di ricorsi legali hanno impedito finora la loro incarcerazione.
Per questo motivo, i discendenti dei giustiziati hanno inviato una lettera alla presidentessa della Corte Costituzionale, Nancy Yáñez, chiedendole di non prendere in considerazione la richiesta di Patricio Castro che cerca solo, dicono, di ritardare il processo e rimanere libero.
Nella lettera sottolineano che aspettano giustizia su questo caso da quasi 40 anni e affermano che anche diversi parenti delle vittime sono stati rapiti durante la dittatura e sottoposti a trattamenti infami.
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