Veloz e Torres sono stati gli interpellanti nel processo giudiziario portato avanti contro Lasso e conclusosi con la dichiarazione di morte incrociata del presidente, meccanismo con cui ha sciolto l’Assemblea Nazionale (Parlamento) ed ha indetto elezioni anticipate nel paese.
Nel testo “900 giorni”, presentato qui martedì, Lasso menziona le azioni intraprese il giorno prima di dichiarare la morte incrociata e suggerisce che Veloz e Torres cercavano di convincerlo a non eseguire il meccanismo.
“Alle sette di sera ho convocato il Ministro del Governo, Henry Cucalón, e il Segretario Generale dell’Amministrazione, Sebastián Corral. Li ho informati della mia decisione di sciogliere l’Assemblea Nazionale. Erano sorpresi, soprattutto perché a quell’ora della notte era certo che l’oscura opposizione non aveva i 92 voti necessari per censurarmi”, ha detto Lasso.
Ugualmente, ha raccontato che ci sono stati tentativi da parte di alcuni membri dell’assemblea interpellanti di parlare affinché lui non firmasse lo scioglimento dell’Assemblea.
Di fronte a queste accuse, Veloz ha definito l’ex presidente un bugiardo, un impostore ed un codardo. “Ti nascondi tra le pagine di un libercolo per raccontare falsità. Andrò in tribunale, presenterò una denuncia per vedere se puoi provare con nomi e prove quello che dici”, ha scritto la deputata sul suo account sul social network Twitter.
Da parte sua, anche Torres ha respinto queste affermazioni ed ha sottolineato di non aver mai parlato con Lasso.
Non ho mai parlato con lui, né gli ho chiesto nulla, né ho accettato una sola chiamata che ha cercato di farmi tramite il suo consigliere in tutto il suo governo.
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