“Per prima cosa vado a New York a pregare all’Ohel (tomba), dove pregava il Rebbe (Menachem Mendel Schneerson, 191994), un rabbino di grande influenza a livello mondiale. Ringrazierò perché prima ho chiesto la saggezza per separare il bene dal male, il coraggio di scegliere il primo e la temperanza per sostenermi”, ha detto il leader di La Libertad Avanza (LLA) in dichiarazioni alla televisione locale.
“Il creatore mi ha messo in un posto di massima responsabilità. Per questo gli sarò grato e cercherò di essere all’altezza della situazione. Da lì andrò a Washington e avrò molti incontri strettamente legati alla mia attività di presidente eletto”, ha aggiunto.
Allo stesso modo, ha precisato che in questa occasione non è previsto un incontro con l’ex presidente Donald Trump.
Mendel Schneerson è l’ultimo leader del movimento chassidico Chabad Lubavitch (ramo ortodosso) ed è stato un difensore dell’ideologia libertaria ed anticomunista di destra, della politica di militarizzazione di Israele e dell’esercizio della mano pesante contro il popolo palestinese.
Secondo il sociologo ed esperto di ebraismo Damián Sotto, “la visita di Milei al Rebbe non esprime una questione di mero carattere spirituale. Riafferma la sua appartenenza ad uno spazio geopolitico ed a una storia della memoria dove l’esperienza del comunismo sovietico costituisce un’epoca oscura i cui echi non si sono ancora spenti”.
“Quell’epoca è caratterizzata dalla presenza di una sinistra che lui stesso intende estirpare definitivamente, con l’aiuto del Rebbe”, ha aggiunto.
Secondo l’agenzia Télam, è sorprendente che Milei abbia viaggiato accompagnato da Luis Caputo, che potrebbe essere ministro dell’Economia dal 10 dicembre, e dal capo di gabinetto designato, Nicolás Posse.
Caputo è stato segretario delle Finanze, ministro del portafoglio e presidente della Banca Centrale durante il mandato di Macri (2015-2019).
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