martedì 12 Novembre 2024
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La “Malasuerte” di essere giusti li ha uniti a Cuba

L'Avana, 8 dic (Prensa Latina) Il gruppo rock italiano Malasuerte Fi Sud ha concluso oggi la sua tournée “Aqui no se rinde nadie”, che ha realizzato a Cuba come parte delle sue azioni di solidarietà con il popolo dell'isola caraibica.

Da più di un anno, la banda ha offerto concerti nel suo paese con l’obiettivo di raccogliere fondi e medicinali da donare alla maggiore delle Antille nel cosiddetto “viaggio di beneficenza”.
Nell’ambito dell’iniziativa, Malasuerte ha anche raccolto finanziamenti per la consegna di due ambulanze di livello avanzato e cinque ambulanze di livello base, nonché i macchinari di riserva necessari alla flotta di ambulanze cubane.
Le azioni in Italia hanno visto la collaborazione dell’Agenzia per lo Scambio Economico e Culturale con Cuba (AICEC), del Gruppo d’Azione Internazionalista Cuba Mambí, di altri gruppi di solidarietà con l’Isola e dell’Ambasciata de L’Avana a Roma. La loro permanenza nel paese dal 29 novembre, ha compreso la partecipazione del gruppo italiano al Festival del Cioccolato con Caffè, nella città orientale di Guantánamo; concerti alla Casa de la Amistad ed all’Università delle Arti, entrambe nella capitale; così come le visite al Centro di Salute Mentale de Centro Habana ed ai complessi educativi di Guantánamo.
I Malasuerte Fi Sud sono un gruppo Ska Core Punk Rock, un genere che fonde ritmi caraibici, fondato nel 1997 con l’obiettivo di mostrare nella loro musica le lotte popolari antimperialiste e per la giustizia sociale.
Dopo un incontro con l’Eroe della Repubblica, Fernando González, presidente dell’Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli, il chitarrista del gruppo Almícar Mora, ha dichiarato di aver visto realizzato uno dei tanti scopi delle loro canzoni, ovvero la liberazione dei cinque cubani che hanno scontato un’ingiusta reclusione nelle carceri degli Stati Uniti per aver combattuto il terrorismo.
Mora ha inoltre sottolineato che l’associazione no-profit non è subordinata al mercato culturale, quindi ha la libertà di esprimere in ogni argomento ciò che “nessuno vuole ascoltare” sui crimini commessi nel mondo.
Da parte sua, il cantante e membro fondatore Massimo Ricci, insieme al batterista Diego Cossentino, hanno commentato quanto sia stata “magica” per loro la visita a L’Avana e l’opportunità di averla condivisa con il pubblico cubano.
In una delle sue presentazioni, Cossentino ha spiegato che il nome della band è dovuto alla “sfortuna” che deriva dall’essere orgogliosamente onesti e difendere le idee socialiste in un mondo pieno di crudeltà.

Ig/nmf

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