“Tutti coloro che hanno finanziato, pianificato ed eseguito il tentativo di golpe di stato devono essere puniti esemplarmente. Non c’è perdono per coloro che attaccano la democrazia, contro il loro paese e contro il loro stesso popolo”, ha affermato Lula al Congresso Nazionale.
Per il fondatore del Partito dei Lavoratori il perdono suonerebbe come impunità. “E l’impunità, come canale sicuro per nuovi atti terroristici”, ha avvertito.
Lui ha osservato che il coraggio di parlamentari, governatori, ministri della Corte Suprema Federale (CSF) e soldati onesti ha fatto sì che questo lunedì si potesse celebrare “la vittoria della democrazia sull’autoritarismo”.
L’ex sindacalista ha anche ringraziato i professionisti delle forze di sicurezza, soprattutto quelli del Congresso, “che, anche in minoranza, si sono rifiutati di unirsi al golpe ed hanno rischiato la vita nell’adempimento del dovere”.
Nel corso del suo discorso, Lula ha anche salutato “tutti i brasiliani che si sono sollevati al di sopra delle differenze per dire un eloquente no al fascismo. Perché solo nella democrazia le divergenze possono coesistere pacificamente”, ha osservato.
Ha certificato ancora una volta che è necessario combattere la fame e la disuguaglianza per perfezionare la democrazia in Brasile.
Lunedì di un anno fa, i seguaci dell’ex presidente Jair Bolsonaro invasero e saccheggiarono la sede del Congresso Nazionale a Brasilia, la CSF ed il Palazzo Planalto, sede dell’Esecutivo, sotto richiesta di intervento militare ed in segno di rifiuto dell’assunzione del potere da parte di Lula.
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