Sul suo account di Twitter, il presidente ha descritto l’evento come il più bel simbolo della vittoria ed il momento di più grande gioia per il popolo dell’isola caraibica.
In questo giorno del 1959 “iniziarono 65 anni di lavoro e di conquiste”, ha scritto il capo dello stato cubano in questa rete sociale.
Si ripete oggi l’ingresso nella capitale della maggiore delle Antille dei rappresentanti delle nuove generazioni di cubani e dei veterani dell’Esercito Ribelle, come culmine del percorso iniziato il 1° gennaio attraverso la città orientale di Santiago di Cuba.
Analogamente a questa occasione, il convoglio ha attraversato i territori di Bayamo, Las Tunas, Camagüey, Ciego de Ávila, Santi Spíritus, Santa Clara, Cienfuegos e Matanzas, per raggiungere L’Avana.
I partecipanti a questa riedizione della Carovana hanno reso omaggio agli eroi di questa epopea ed hanno riaffermato l’impegno della gioventù cubana per la continuità con il processo rivoluzionario che da allora guida la nazione.
Lo storico evento, avvenuto pochi giorni dopo il trionfo delle forze guerrigliere sulla tirannia di Fulgencio Batista (1952-1959), permise il primo contatto diretto della popolazione con i rivoluzionari in divisa ed il loro leader.
L’8 gennaio 1959, nell’ex campo militare della Colombia, ora Ciudad Escuela Libertad, Fidel Castro espresse che per l’isola stava iniziando un’era piena di difficoltà e minacce: “La tirannia è stata rovesciata. La gioia è immensa. Eppure c’è ancora molto da fare. Non ci illudiamo di credere che d’ora in poi tutto sarà facile; Forse d’ora in poi sarà tutto più difficile”, ha concluso.
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