I professionisti del giornalismo presenti all’incontro concordano nel respingere il bloqueo economico, finanziario e commerciale che gli Stati Uniti impongono da più di 60 anni, e ripudiano l’inclusione dell’isola nella lista dei presunti paesi che sponsorizzano il terrorismo.
Il Ministro dell’Informazione del Libano, Ziad Makary, per esempio, ha condannato il mantenimento dell’assedio con il quale le successive amministrazioni di Washington intendono soffocare il popolo cubano.
Da parte sua, Gloria La Riva, attivista e giornalista statunitense, ha ritenuto assurdo associare la maggiore delle Antille ad atti estremisti, quando è risaputo che è Cuba ad essere vittima del terrorismo sponsorizzato dagli Stati Uniti.
L’ambasciatore delle Barbados presso la Comunità caraibica, David Comissiong, ha ripudiato la designazione accordata unilateralmente dagli Stati Uniti, che è priva di qualsiasi fondamento.
Le dichiarazioni si svolgono durante l’incontro commemorativo del 65° anniversario dell’Operazione Verità, che si è svolta a L’Avana il 21 e 22 gennaio 1959, quando centinaia di giornalisti vennero nella capitale cubana per conoscere in prima persona la realtà della nascente Rivoluzione nella maggiore delle Antille.
Data la necessità di diffondere nel mondo la verità su Cuba e sulla regione, tre mesi dopo nacque l’Agenzia di Stampa Latinoamericana Prensa Latina, considerata anche un simbolo delle profonde trasformazioni intraprese dal governo rivoluzionario.
Il Forum Nuova Operazione Verità si incontra oggi nel suo secondo ed ultimo giorno presso l’Hotel Royalton Habana, con la partecipazione di 70 professionisti dell’informazione provenienti da 34 paesi.
Ig/ifs