Convocati dalla Confederazione Generale del Lavoro (CGT) e da altri gruppi sindacali e sociali, i cittadini partecipano alle manifestazioni in diverse province e ad uno sciopero generale contro un piano di aggiustamento, un protocollo anti-protesta, un decreto di necessità ed urgenza ed un pacchetto di leggi promosse dall’Esecutivo.
Anche se l’evento principale si svolge nella Plaza del Congreso della capitale, manifestazioni si svolgono anche in province come Santiago del Estero, Jujuy, Entre Ríos, Corrientes, Santa Fe e Terra del Fuoco.
Il segretario generale della CGT, Héctor Daer, ha denunciato il taglio del ponte Pueyrredón da parte degli agenti per impedire l’ingresso dei manifestanti nella capitale.
Chiediamo alla giustizia di ordinare alle Forze di Sicurezza di garantire i diritti di libertà di riunione, manifestazione, protesta e libera associazione di tutte le persone che risiedono o vogliono entrare nella Città Autonoma di Buenos Aires per partecipare alla manifestazione, ha affermato.
In dichiarazioni alla stampa, la presidentessa dell’associazione Abuelas de Plaza de Mayo, Estela de Carlotto, ha sottolineato l’importanza dello sciopero per dimostrare al mondo “che il popolo argentino non tace”.
Inoltre, ha chiesto che tutto si svolga in pace e “che non ci siano questioni su cui poi dobbiamo piangere, perché la vita è sacra”.
Da parte sua, il deputato dell’Union por la Patria, Germán Martínez, ha definito sproporzionato lo schieramento della polizia.
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