Il vicepresidente ha sottolineato che l’educazione cubana ha una lunga storia, nella quale spiccano gli scritti dell’Eroe Nazionale, José Martí, ed i contributi di illustri educatori come Félix Varela, José de la Luz y Caballero ed Enrique José Varona.
Durante la sua conferenza, Perdomo ha sottolineato il pensiero pedagogico del leader storico della Rivoluzione cubana, Fidel Castro, che da più di sessant’anni promuove lo sviluppo dell’educazione nella nazione caraibica.
“Fidel Castro ha concepito l’educazione come uno degli assi fondamentali della strategia volta a raggiungere la sovranità, la giustizia sociale e la necessaria lotta contro il sottosviluppo”, ha affermato.
Ha ricordato che dopo il trionfo rivoluzionario del 1959, nell’isola si sono sviluppate la campagna di alfabetizzazione, la riforma universitaria e la fondazione dei primi centri di ricerca scientifica.
Ha sottolineato che la pedagogia del leader storico, fedele alla sua eredità martiana, si articola in tre dimensioni principali: l’etica dell’atto pedagogico, la virtù educativa dell’esempio e l’educazione ai valori.
Il vice primo ministro ha fatto riferimento alle sfide che affronta l’università cubana nel preparare i giovani a svolgere il loro ruolo nello sviluppo del paese.
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