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Criminalità organizzata è responsabile di sfollamenti forzati in Chiapas

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Città del Messico, 14 feb Prensa Latina) L'Ufficio in Messico dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani ha confermato lo sfollamento forzato in Chiapas, dovuto alle azioni della criminalità organizzata ed ha esortato oggi a garantire i diritti umani.

Indica che, da giugno del 2021 ad oggi, più di 10mila persone provenienti dalla regione di confine di questo stato con Guatemala sono state vittime di sfollamenti forzati a causa della violenza generata da gruppi dediti al narcotraffico, con omicidi, sparizioni, estorsioni, rivolte, reclutamento forzato e controllo generale del territorio.
All’allarme si uniscono la cosiddetta rete Red Todos los Derechos para todos (Red TDT), il Colectivo de Monitoreo Frontera Sur, la Mesa de Coordinación Transfronteriza, tra gli altri, che hanno assicurato in una dichiarazione congiunta che i gruppi delittuosi della criminalità organizzata si stanno contendendo il territorio ed in questo impiegano le risorse tipiche di un conflitto armato.
Ciò genera scontri diffusi e ricorrenti, l’uso di ordigni esplosivi, droni armati, incendi di veicoli e blocchi del traffico stradale.
Dal rapporto emerge che tra giugno del 2021 e dicembre del 2023 è stata documentata la scomparsa di 183 persone. Inoltre, si afferma che l’ambiente nelle comunità è caratterizzato da una sorveglianza permanente e da una sfiducia generale.

Ig/lma

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