Ieri, il primo segretario del Partito Comunista di Cuba e presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel, ha partecipato all’incontro che riunisce intellettuali, personalità, pensatori ed accademici di Cuba e di altri 37 paesi per riflettere sulle alternative per contrastare la guerra mediatica dei grandi centri di potere. Nel suo discorso, il presidente della maggiore delle Antille ha invocato l’unità d’azione della sinistra mondiale di fronte ai tentativi di colonizzazione culturale ed all’offensiva mediatica dei grandi centri di potere contro gli sforzi di emancipazione dei popoli.
Ha inoltre sottolineato l’importanza di un maggiore coordinamento degli sforzi permanenti per diffondere la verità delle giuste cause che impegnano e mobilitano le forze progressiste del mondo.
Il Capo di Stato cubano ha denunciato i tentativi di rendere invisibili le cause popolari attraverso il controllo degli algoritmi di Internet e l’uso di piattaforme digitali, ed ha fornito esempi del trattamento distorto e manipolato della situazione palestinese, del bloqueo contro Cuba e della lotta del popolo Saharawi.
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