Attraverso il suo account di Twitter, il capo dello Stato ha osservato che il 16 febbraio 1989 “abbiamo seminato l’eterno artista ed oggi le nostre strade sono vestite di fiori in una bella manifestazione d’amore”, che fa tesoro della sua eredità come ideale rivoluzionario e parte della storia, della cultura e dell’identità venezuelana.
Il messaggio è accompagnato da un video in cui il comandante Hugo Chávez (1954-2013) ha espresso che “Alí Primera, ci ha lasciato molto giovane fisicamente” e l’ha riconosciuto come un profeta della canzone.
“Alí è rimasto vivo in noi”, ha detto il leader bolivariano, affermando che “è diventato un popolo che oggi canta, lotta, ama, costruisce e fa nascere una nuova patria”.
Lui è il futuro, la gioventù venezuelana, è il popolo che è risorto, che si è risvegliato con la coscienza. “Lunga vita ad Alí Primera!”, ha aggiunto.
Maduro ha affermato, da parte sua, che Alí Primera ha vissuto con la sua canzone per creare consapevolezza, per risvegliare la luce di un nuovo tempo.
“Lì ha seminato i valori, le idee, la spiritualità, l’identità e la simbologia della Rivoluzione Bolivariana”, ha concluso.
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