La proposta dell’esercito, annunciata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, è respinta e condannata dalla Palestina, perché vuole rioccupare l’enclave e sfollare la nostra gente, ha dichiarato Rudeina in un comunicato.
Questa idea dimostra al mondo la continua aggressione contro Gaza e la precedente decisione di assaltare Rafah, nonostante le richieste internazionali di fermare la guerra, ha sottolineato.
Rudeina ha denunciato “il genocidio e l’aggressione violenta contro il nostro popolo ed i nostri luoghi sacri”.
Ha avvertito che queste azioni, insieme allo sfollamento dei palestinesi ed alla mancanza di dialogo basato su norme e leggi internazionali, distruggeranno il Medio Oriente.
Di fronte a questa situazione, ha affermato, gli Stati Uniti devono agire in modo diverso e serio, per fermare la follia israeliana ed assumersi le proprie responsabilità, costringendo lo stato occupante a fermare questa aggressione.
“Il continuo sostegno statunitense è ciò che incoraggia le autorità di occupazione israeliane ad intensificare la loro aggressione ed i crimini contro il nostro popolo”, ha concluso.
Nelle ultime settimane, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha minacciato più volte di assaltare Rafah, dove sono rifugiati 1,4 milioni di palestinesi, sostenendo che la città è l’ultimo bastione del Movimento di Resistenza Islamica (Hamas).
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