venerdì 26 Luglio 2024
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La diplomazia cubana è sempre in difesa delle cause giuste

L'Avana, 15 mar (Prensa Latina) Il Ministro delle Relazioni Internazionali di Cuba, Bruno Rodríguez, ha ribadito il principio della diplomazia nella difesa delle cause giuste nel corso della sua storia.

Nel programma televisivo “Mesa Redonda”, Rodríguez ha espresso la sua posizione di condanna del genocidio contro il popolo palestinese da parte del regime israeliano; e per una soluzione ampliata, giusta e duratura del conflitto, basata sul rispetto della sovranità e dell’autodeterminazione dello stato palestinese.
Ha sottolineato le marce popolari realizzate in tutto il paese in sostegno della nazione levantina, indette soprattutto da giovani, così come gli sforzi de L’Avana nelle organizzazioni internazionali per il riconoscimento dello stato palestinese, con pieni diritti.
Allo stesso modo, ha denunciato che il genocidio che avviene oggi a Gaza non sarebbe possibile senza la complicità degli Stati Uniti, che sostengono Israele, sia politicamente che militarmente.
Tra gli altri temi, ha menzionato l’aumento della violenza ad Haiti, un paese che Cuba ha sempre appoggiato in numerosi momenti della storia.
La comunità internazionale ha un grande debito con questo paese caraibico che ha bisogno di assistenza e cooperazione sincera e disinteressata per la sua ripresa, ha sottolineato il capo della diplomazia.
Ha spiegato che ad Haiti restano 53 collaboratori medici cubani, sette dei quali a Port-au-Prince, insieme alla missione diplomatica, che si occupa della loro protezione.
Inoltre, si mantiene una comunicazione costante con i cubani bloccati o residenti in questa nazione, che ricevono inoltre assistenza consolare.
Rodríguez ha fatto riferimento anche alle indagini riguardanti la situazione dei medici Assel Herrera Correa e Landy Rodríguez Hernández, sequestrati mentre svolgevano la loro missione medica nella città keniota di Mandera, dal movimento jihadista Al-Shabab nel 2019; recentemente si è diffusa la notizia della loro possibile morte, che però non è stata ancora confermata.
A questo proposito, ha assicurato che il paese farà tutti gli sforzi necessari per avere informazioni con le organizzazioni internazionali e le nazioni coinvolte, compresi gli Stati Uniti, a causa della loro presenza militare nella zona dell’incidente.

Ig/mpp

 

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