domenica 24 Novembre 2024
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Jorge Glas è tornato nel carcere di massima sicurezza in Ecuador

Il Servizio Nazionale per le Persone Private della Libertà (SNAI) ha riferito che l'ex vicepresidente dell'Ecuador, Jorge Glas, è stato riportato nel carcere di massima sicurezza di La Roca, a Guayaquil.

In un comunicato, la SNAI precisa che nelle ultime ore Glas è rimasto sotto osservazione medica ed una volta che il suo stato di salute è rientrato nei parametri accettabili è stato dimesso.
Tuttavia, la deputata Sofía Espín ha denunciato, attraverso il suo account della rete sociale di Twitter, che nessuno di confidenza, né i suoi figli, né il suo gruppo tecnico legale, hanno potuto vederlo.
È urgente che la Commissione Interamericana dei Diritti Umani venga a verificare la sua situazione, ha avvertito Espín.
In precedenza, anche la presidentessa del movimento Rivoluzione Cittadina (RC), Luisa González, aveva denunciato sul canale Teleamazonas che non permettevano ai figli di Glas di entrare nel centro sanitario e nemmeno ai suoi avvocati. Si tratta di una violazione grave dei diritti umani, ha ribadito.
Allo stesso modo, l’avvocata dell’ex vicepresidente, Sonia Vera, ha avvertito sul suo account del social network Twitter che Glas è rimasto isolato dopo una grave “overdose”, privato dei contatti con la famiglia ed i difensori.
L’incursione nella sede diplomatica messicana, la notte di venerdì 5 aprile, che si è conclusa con la cattura di Glas, ha suscitato la condanna della comunità internazionale, però, tuttavia il governo ecuadoriano insiste nel giustificare il fatto.
L’Esecutivo sostiene che esisteva un rischio di fuga di Glas, che aveva un mandato d’arresto per procedimenti giudiziari pendenti, ma aveva già ricevuto asilo dal Messico.
Glas, considerato uno dei simboli del “lawfare” in Ecuador, aveva ricevuto temporaneamente il beneficio della pre-liberazione il 28 novembre 2022, dopo l’unificazione di due pene detentive di sei e otto anni, però il provvedimento in seguito è stato revocato.
All’inizio di quest’anno, la giustizia ha ordinato la cattura dell’ex funzionario per presunta appropriazione indebita nel caso chiamato Ricostruzione di Manabí, che indaga su una presunta appropriazione indebita dei lavori pubblici dopo il terremoto del 2016.

Nayara Tardo Azahares, corrispondente di Prensa Latina in Ecuador

 

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