Questi centri, che accolgono i bambini della prima infanzia, sono una delle opere più nobili e durature della Rivoluzione e contribuiscono all’educazione integrale dei bambini, creando abitudini, costumi e norme di condotta che rafforzano l’educazione domestica.
L’eroina Vilma Espín si è occupata di organizzare la loro creazione, tenendo conto delle attività didattiche e pedagogiche, secondo ogni età, e di promuoverne lo sviluppo globale e multiforme, oltre alla socializzazione, così importante per la formazione in tenera età.
Fino al trionfo della Rivoluzione, il 1° gennaio 1959, sull’isola esistevano solo asili per bambini socialmente svantaggiati e la Casa di Beneficenza, in cui venivano collocati i figli di ragazze madri, orfani e bambini abbandonati, senza condizioni per l’educazione, sviluppo fisico e mentale, secondo i dettagli storici.
Ig/mpp