In una conferenza stampa, il diplomatico ha affermato che Iran non vuole ulteriori tensioni nella regione e che l’azione contro Tel Aviv è stata un’autodifesa ed una risposta contro l’aggressione israeliana.
Kanaani ha spiegato che l’attacco è stato professionale, logico e responsabile.
Il rappresentante di Teheran presso le Nazioni Unite, Amir Said Iravani, ha dichiarato che l’operazione iraniana è stata condotta nel quadro dell’autodifesa consentita dal diritto internazionale e che si è concentrata solo su obiettivi militari per evitare vittime civili, a differenza di quella israeliana nell’attacco in Siria.
Durante una riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza per discutere la risposta iraniana, il delegato della Repubblica Islamica ha attaccato i paesi occidentali che mettono in dubbio il diritto di Teheran di rispondere all’aggressione di Tel Aviv.
Iravani ha affermato che Iran ha dimostrato pazienza per molto tempo, ma è giunto il momento che Israele sia ritenuto responsabile dei suoi crimini ed ha chiesto al Consiglio di Sicurezza di applicare sanzioni a Tel Aviv ai sensi del Capitolo VII per non aver rispettato le sue risoluzioni.
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