Carlos Fidel Martín, capo della delegazione cubana presente all’evento svoltosi nella sede cilena della Commissione Economica per l’America Latina ed i Caraibi, ha ricordato i legami storici e culturali che uniscono il suo paese ai fratelli caraibici.
Condividiamo anche sfide comuni, che nel caso di Cuba sono accresciute dall’impatto dell’assedio imposto da Washington da più di 60 anni, intensificato nel contesto della pandemia e con l’ingiusta inclusione nella lista dei presunti sponsor del terrorismo, ha espresso.
Il direttore delle Organizzazioni Economiche Internazionali del Ministero del Commercio Estero e degli Investimenti Esteri ha riconosciuto il sostegno della regione nel chiedere anno dopo anno alle Nazioni Unite la cessazione di queste misure coercitive unilaterali.
Allo stesso modo, ha espresso la volontà del suo paese di continuare a lavorare con i fratelli dei Caraibi per rafforzare le alleanze, la complementarità economica e la cooperazione nel raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG).
Un approccio strategico all’attuazione dell’Agenda 2030 deve concentrarsi sulla trasformazione degli attuali modelli di produzione e consumo verso modelli più resilienti.
Sono inoltre necessari l’accesso ai finanziamenti a condizioni favorevoli ed una profonda riforma dell’architettura finanziaria internazionale che garantisca stabilità per affrontare le sfide dei piccoli stati insulari, ha affermato.
Durante la sua partecipazione all’incontro, la direttrice della sede subregionale della CEPAL per i Caraibi, Diane Quarless, ha elencato i problemi che minano il progresso nella regione, tra cui l’esposizione agli shock esterni e l’impatto del cambiamento climatico.
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