La cifra comprende circa 280 donne, 540 minori e 66 giornalisti, secondo quanto riferito in una dichiarazione congiunta dalla Commissione per gli Affari dei Prigionieri e degli ex Detenuti, dal Club dei Prigionieri e dalla Fondazione Addameer.
Il testo sottolinea che non è noto il numero dei palestinesi detenuti nella Striscia di Gaza, molti dei quali sono stati trasferiti in località sconosciute.
Hanno sottolineato che da allora le autorità israeliane hanno emesso più di 5.200 ordini di detenzione amministrativa, una regola controversa che consente a questo paese di arrestare palestinesi per intervalli rinnovabili che di solito vanno da tre a sei mesi sulla base di prove non divulgate, che neanche l’avvocato dell’imputato può vedere.
Questa campagna in corso è accompagnata da un’escalation di crimini e violazioni, abusi, gravi percosse e minacce contro queste persone e le loro famiglie, hanno avvertito le organizzazioni.
Hanno criticato anche le aggressioni e la distruzione di case durante le operazioni di arresto, nonché i sequestri di veicoli, denaro, gioielli e oro.
Hanno sottolineato che dal 7 ottobre 2023 si è saputo di almeno 16 prigionieri palestinesi che sono morti nelle carceri israeliane a causa della mancanza di cure mediche adeguate.
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