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Le proteste filo-palestinesi scuotono più di 40 università statunitensi

Washington, 26 apr (Prensa Latina) Le proteste filo-palestinesi si estendono oggi in più di 40 università degli Stati Uniti da una costa all'altra, fatto che ha provocato nei giorni scorsi centinaia di arresti, dopo un'irruzione della polizia nei campus.

Studenti della Emory University, della Northwestern University, della Cornell University, della George Washington University, della Princeton University e del City College di New York hanno allestito dei campi in solidarietà con Palestina, ed il punto iniziale è stata la Columbia University.
I giovani chiedono la fine della guerra di Israele contro il movimento palestinese di Hamas a Gaza, così come la fine degli investimenti dei loro centri di studio in aziende che ne traggono profitto o, più in generale, che fanno affari con Tel Aviv.

Questa settimana, l’Università della California del Sud (USC), l’Università del Texas ad Austin e l’Emerson College di Boston hanno denunciato numerosi arresti.

Ad esempio, presso l’Università del Texas ad Austin, la polizia locale e statale, compresi alcuni a cavallo, hanno sgomberato violentemente un accampamento studentesco nel campus. Si stima che siano state arrestate 50 persone, tra cui almeno un giornalista.

Nel frattempo, nello stato del Massachusetts, le forze dell’ordine hanno arrestato più di un centinaio di persone nelle prime ore di giovedì mattina ed hanno smantellato un campo studentesco allestito presso l’Emerson College nella città di Boston, secondo quanto riportato dalla stampa.

Nel frattempo, la tensione alla USC di Los Angeles è aumentata quando la polizia ha fatto irruzione nel campus ed ha concesso ai manifestanti “10 minuti” per disperdersi; inoltre, hanno annullato la cerimonia di laurea principale per motivi di sicurezza.

Ig/dfm

 

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