lunedì 25 Novembre 2024
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Visitare Russia è un momento di conoscimento, dice Díaz-Canel

Il presidente di Cuba, Miguel Díaz-Canel, ha assicurato oggi, in un incontro con il suo omologo Vladimir Putin, che l’arrivo in Russia rappresenta uno spazio di apprendimento.

“Per noi, questa visita, come le precedenti, nella Federazione Russa costituisce sempre una soddisfazione e un momento di conoscimento”, ha affermato il Capo di Stato cubano all’inizio del dialogo con Putin in cui si sono analizzate le relazioni bilaterali sul piano diplomatico, politico ed economico.
Il presidente della nazione caraibica ha approfittato dell’incontro per congratularsi, a nome del popolo e del governo della maggiore delle Antille, con il presidente del gigante eurasiatico recentemente rieletto, dopo aver ottenuto un enorme sostegno popolare.
Díaz-Canel ha espresso il privilegio che rappresenta per lui e per la delegazione che lo accompagna poter essere accanto ai russi nelle celebrazioni per la vittoria sovietica sulla Germania nazista nella Grande Guerra Patriottica (1941-1945).
“È senza dubbio una data molto importante per il popolo russo e per tutta l’umanità, essere presenti qui significa anche il nostro impegno per l’ideale che l’URSS difendeva in quel momento”.
“Qualcosa che ha un’enorme validità nell’epoca attuale quando si tratta di decontestualizzare la storia dei popoli per diffondere la politica egemonica, imperiale e di decolonizzazione culturale portata avanti dal governo degli Stati Uniti”, ha sottolineato.
D’altra parte, il dignitario ha sottolineato la partecipazione, per la prima volta in prima persona, al Consiglio Economico Supremo Eurasiatico, un meccanismo che ha definito vincente nel suo desiderio di realizzare l’integrazione dei paesi membri (Russia, Kazakistan, Armenia, Bielorussia, Kirghizistan; Uzbekistan e Cuba in qualità di osservatori).
Díaz-Canel ha spiegato a Putin che ogni giorno il suo paese è bersaglio di una “politica di massima pressione” da parte di Washington, intensificata a livello mondiale da una “intossicazione mediatica contro la Rivoluzione cubana, allo stesso modo di quella che avviene con Russia”.
“Non rinunceremo e non ci arrenderemo, i cubani hanno una tradizione di resistenza con capacità di creazione ed innovazione. Non ci arrenderemo, continueremo a difendere il nostro progetto socialista di sviluppo economico-sociale”, ha sottolineato il dignitario.
Allo stesso modo, ha ribadito che Mosca “avrà sempre il sostegno” de L’Avana, condannando la manipolazione geopolitica della Casa Bianca e la minaccia della NATO di avvicinarsi sempre di più ai confini della Russia, in cerca di uno scontro mondiale di vasta portata.
Il leader cubano ha augurato alla Federazione Russa ogni successo nella realizzazione dell’operazione militare speciale in Ucraina.
Questo 9 maggio si conclude la visita di lavoro del Presidente di Cuba in Russia, dove per tre giorni ha portato a termine un’intensa agenda bilaterale. È la quarta volta che Díaz-Canel va a Mosca, dopo il 2018, 2019 e 2022, per occuparsi di accordi imprenditoriali, commerciali e culturali, tra le altre cose.

Odette Díaz Fumero, giornalista di Prensa Latina

 

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