Il team di arti plastiche di questa emblematica istituzione culturale ha rivisitato le mostre sin dalla sua fondazione, il 28 aprile 1959, per organizzare la proposta visiva, che concepisce l’umorismo – ed essenzialmente l’umorismo politico – da molti punti di vista.
In dichiarazioni a Prensa Latina, il presidente della Casa de las Américas, Abel Prieto, ha definito la mostra straordinaria, soprattutto perché ha incontrato grandi artisti che hanno donato a questa entità le loro opere di umorismo politico, come gli argentini Julio Le Parc o León Ferrari, ha detto.
Ci sono molte persone valide che hanno pensato di fare un contrappunto alla politica con l’umorismo, e questo ci aiuta molto perché il tema del fascismo ha bisogno di uno sguardo intelligente, critico, ma allo stesso tempo non retorico, e qui non c’è nessuna retorica, ha detto.
Secondo lui, l’umorismo politico deve diventare più visibile e, in tempi di tanta confusione, le reti sociali possono moltiplicare i messaggi di chi si sente più impegnato nell’umanitarismo e nelle idee antifasciste.
La collezione Arte de Nuestra América c ospita un patrimonio visivo composto da più di 10mila opere, grazie ad una costante preoccupazione per le arti plastiche ed alla donazione di artisti, collezionisti e istituzioni.
L’attività si svolge nel contesto della Prima Biennale Internazionale dell’Umorismo Politico, che si svolge nella capitale fino al 28, con particolare attenzione alla lotta contro il neofascismo.
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