domenica 24 Novembre 2024
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Il presidente della Colombia ha denunciato i tentativi di fermare la riforma agraria

Bogotà, 20 giu (Prensa Latina) Il presidente della Colombia, Gustavo Petro, ha denunciato oggi il compimento di azioni da parte dell’opposizione per impedire la Riforma Agraria, che costituisce il primo punto dell’Accordo di Pace del 2016.

Come ha commentato sul suo social network Twitter, la consegna della terra agli agricoltori è un modo per evitare la violenza nei campi, i cui effetti provocano caos da decenni ed hanno causato anche centinaia di migliaia di morti.
“Il mio governo ha un meccanismo pacifico di riforma agraria con acquisti volontari di terreni che non è sufficiente per rispettare il punto uno dell’Accordo di Pace. Adesso si attacca questa riforma agraria per impedirla. Questa azione dell’opposizione avrà conseguenze imprevedibili. Spero che riflettiate”, ha detto.
Ha sottolineato che questo è il primo punto dell’Accordo del 2016, che è la dichiarazione unilaterale dello Stato davanti al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ed un asse essenziale del programma del Governo e del Piano di Sviluppo.
I Comitati Locali di Riforma Agraria devono organizzarsi in tutto il paese e costruire la democrazia e la pace nelle campagne della Colombia, ha inoltre esortato.
Solo pochi giorni fa Petro riteneva che l’accordo di pace fosse stato violato perché molte delle decisioni del Congresso e della magistratura andavano contro questo processo.
Uno dei punti che non si può onorare, come ha affermato, è quello della Riforma Agraria, che consiste nel raccogliere le terre fertili e darle ai contadini senza terra.
Le norme di questa Riforma Agraria non sono state cambiate e con quelle esistenti non è stato possibile realizzare quasi nulla, ha dichiarato in un’intervista pubblicata dal quotidiano El Espectador.
“L’accordo dice che tre milioni di ettari dovevano essere consegnati, noi siamo arrivati a 200mila. E perché il Governo non può fare di più? Perché devi comprare volontariamente da chi la offre e non hanno offerto di più. Potremmo aumentare fino a oltre 400mila, ma arrivare a tre milioni con le norme attuali è impossibile. E le regole sono stabilite dal Congresso”, ha concluso.

Ig/ifs

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