In un messaggio inviato in occasione del 203° anniversario della battaglia di Carabobo, il generale ha sottolineato che questo esercito è distribuito in tutto il Sistema Difensivo Territoriale ed è riuscito a “progettarsi come un’entità altamente dissuasiva”.
Oltre ad impegnarsi nell’innovazione scientifico-tecnologica, nell’ammodernamento delle proprie attrezzature e nella formazione del proprio talento umano, dimostrato in diverse circostanze.
Padrino ha ricordato che il 24 giugno 1821, Simon Bolivar, accompagnato dagli impavidi guerrieri Manuel Cedeño, Ambrosio Plaza, José Antonio Páez, Juan José Rondón e Pedro Camejo, esortò gli illustri patrioti a rimanere imbattuti.
Ciò significava che quel giorno epico, in cui il popolo divenne soldato per suggellare la libertà, la sovranità e l’indipendenza con il sangue ed il fuoco, “fu l’impresa d’armi più notevole nella storia del Venezuela”.
L’alto comando delle Forze Armate Nazionali Bolivariane ha concluso che “la vocazione libertaria viene da lì; il carattere rivoluzionario, antimperialista, popolare, nazionalista e antioligarchico del nostro esercito”.
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