martedì 2 Luglio 2024
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Che Eroica: una pedalata per la vita!

“Dobbiamo essere l'incubo di chi pretende strapparci i sogni” Ernesto Che Guevara

“Il motivo reale di questa biciclettata che abbiamo organizzato ad Ostia il 15 giugno è stato sicuramente quello di raccogliere fondi per comprare dispositivi medici e farmaci antitumorali, per i bambini ricoverati all’Ospedale Pediatrico Oncologico Universitario William Solér de L’Avana. Però, il mio desiderio, e quello di tutti i partecipanti dell’ANAIC Circ. Julio Antonio Mella di Ostia, era quello di riuscire a coinvolgere le altre realtà locali attorno al nostro progetto e creare una grande solidarietà. E abbiamo centrato l’obbiettivo grazie proprio questa unione con le associazioni del territorio, formate da numerose persone che magari non hanno partecipato alla pedalata, ma sono venuti a portare il loro contributo. Ma pensa, Ida, in certi momenti nel punto di raccolta si è formata la fila!”.
Chi mi racconta tutto ciò è Roberto Fraschetti, segretario dell’ANAIC Circ. Julio Antonio Mella di Ostia, che con i compagni del circolo ha messo anima e cuore per diffondere questo evento, nelle reti sociali, facendo volantinaggio, attaccando manifesti nei bar ed altri punti di passaggio molto frequentati di Ostia.
Ed ancora una volta l’unione per un motivo nobile è stata importante: questo gruppo di gente buona ha raccolto 1500 euro!
Il perché di questo coinvolgimento con l’Ospedale William Soler de L’Avana, Roberto, non deve neanche raccontarmelo: l’anno scorso siamo stati ad accompagnare degli altri compagni per consegnare medicine ed abbiamo visto con i nostri occhi quei piccoli eroi lottando per la vita.
Ci tengo a sottolineare che, nonostante la situazione di crisi che Cuba sta vivendo, provocata principalmente dal bloqueo (un genocida che la asfissia da più di 60 anni), il clima dell’ospedale che si respirava quel giorno (e si respira anche oggi) è di forza e di volontà di sconfiggere la malattia. Tutto ciò grazie soprattutto alle dottoresse che dirigono questo reparto, incominciando dalla dottoressa Alena Fontaine Valdés, direttrice dell’ospedale, poi la dottoressa Caridad Verdecia Cañizares, direttrice del servizio di Oncochirurgia e la dottoressa Talia Marrero Amores, oncologa pediatra. Sanno sempre infondere energia e vigore, soprattutto a quei genitori smarriti e dilaniati, nel vedere i loro piccoli minacciati dalla malattia.
Ritornando ad Ostia, per attirare l’attenzione e la curiosità dei ciclisti amatoriali è stato invitato un ospite d’eccezione: la mitica Eroica di Che Guevara che ha percorso nel 1950 ben 4.200km attraversando il Sud America.
Questa speciale bicicletta, che sul telaio monta un italianissimo motorino Garelli, è parte di una ricchissima collezione di bici possedute da Giancarlo Bucci, artista di Alba Adriatica. La bicicletta usata per quell’impresa eroica è un rarissimo pezzo d’epoca, con tanto di documenti originali e foto del “Che” che sono stati esposti a L’Avana in occasione della prima edizione di “Eroica Cuba”, tenutasi il 10 febbraio scorso. A scortare la speciale bicicletta d’epoca sull’isola caraibica, è stato un gruppo numeroso di ciclisti ed appassionati da tutta Italia, che ha risposto all’appello di Giancarlo Brocci, medico senese, che nel 1997 inventò la prima edizione di “Eroica Cuba”, manifestazione sportiva internazionale riservata alle biciclette d’epoca.
Roberto Fraschetti continua: “sono stati 11 km di solidarietà per attraversare il mar Mediterraneo e l’oceano Atlantico. Una biciclettata, in due tappe, tra mare e pineta, adatta a tutte le età, per arrivare a 8.709km di distanza, dove c’è bisogno di tutti noi. Una pedalata eroica per i piccoli eroi de L’Avana che hanno bisogno di dispositivi medici e medicinali. Stiamo restituendo la solidarietà di Cuba verso l’Italia in ambito sanitario (adesso in Calabria, in Lombardia durante l’epidemia del COVID-19). E poi Cuba invia da sempre medici in tutto mondo. Cuba è infatti all’avanguardia in molti rami della medicina, ma le mancano i materiali di base come bende, gastroprotettori, vitamine e siringhe a causa del bloqueo, beni fondamentali soprattutto per i bambini malati oncologici. In un mondo giusto non si dovrebbe sottolineare l’importanza di essere solidali gli uni con gli altri, ma questo mondo purtroppo non lo è e ricevere questi gesti di solidarietà, anche da fuori Roma, ci sembra davvero un’epifania”.
E su questo tema, voglio ricordare Fidel Castro, con un frammento del discorso fatto a Buenos Aires nel 2003: “Penso – perché sono ottimista – che questo mondo può essere salvato, nonostante gli errori commessi, nonostante i poteri immensi e unilaterali che sono stati creati, perché credo nella preminenza delle idee sulla forza (…) Il nostro Paese è capace di mandare i medici di cui hanno bisogno negli angoli più bui del mondo. Medici e non bombe, medici e non armi intelligenti”.
Oltre all’ANAIC Circ. Julio Antonio Mella di Ostia nell’organizzazione hanno collaborato il Municipio Roma X, FIAB Roma Ostia in Bici, Pro Loco Ostia Mare di Roma, Associazione Gruppo Donatori Volontari Amici Ospedale G.B. Grassi, Associazione Nazionale Carabinieri Sez. Ostia Lido, Associazione Culturale Severiana e Federbalneari Roma. “Ci ha commosso vedere con quanta generosità abbiano risposto farmacie, come quella del Dott. Oddo Polverino, ma anche aziende leader nell’innovazione nel settore biotecnologico come Erbagil. Anche il Presidente del Municipio X, il Dott. Mario Falconi, l’assessore Antonio Caliendo e la Dott.ssa Angela Mastrantonio, ci hanno dato una mano con la sensibilità che li caratterizza”.
Tra i partecipanti alla raccolta solidaria, Giuseppe Di Lorenzo, presidente dell’Associazione Donatori Volontari Amici dell’Ospedale Grassi di Ostia, in un’intervista di Canale 10, una rete televisiva locale ha detto: “è stato importante per noi collaborare, soprattutto perché riguarda bambini malati oncologici de L’Avana che hanno necessità di tutto, e noi gli andiamo incontro, sperando di strappargli un sorriso, ma soprattutto tanta salute”.
E per concludere rubo una frase del proprietario della bicicletta Eroica, Ernesto Che Guevara, che sembra proprio descrivere ciò che è accaduto ad Ostia:
“La solidarietà non è un atto di carità, ma piuttosto un aiuto reciproco tra forze utili e necessarie alla sopravvivenza dell’umanità”.

di Ida Garberi, responsabile della pagina in italiano di Prensa Latina

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