La coordinatrice del Comitato Nazionale 2 ottobre: verità, giustizia e solidarietà, Rosa Pacheco, ha spiegato a Prensa Latina che dopo aver esaurito, dal punto di vista giuridico, in Ecuador tutte le possibilità per Glas, hanno deciso di fare questo tipo di sit-in per mantenere la pressione internazionale.
L’obiettivo, secondo Pacheco, è raggiungere un accordo che consenta la liberazione di Glas e la concessione dell’asilo politico che Messico gli ha concesso al momento del suo arresto, il 5 aprile.
Recentemente, il Consiglio Latinoamericano di Giustizia e Democrazia (Clajud), l’Associazione Americana dei Giuristi e l’Osservatorio Lawfare hanno espresso il loro rifiuto della recente sentenza di un tribunale ecuadoriano contro l’ex vicepresidente.
In un comunicato, pubblicato dai media locali, le organizzazioni hanno ripudiato il modo in cui la Corte Nazionale di Giustizia ha annullato il verdetto di primo grado, che considerava illegale la detenzione di Glas, durante l’assalto all’ambasciata messicana a Quito.
Inoltre, hanno classificato il rifiuto dell’asilo politico concesso dal Messico a Glas come un “attacco alle norme fondamentali delle relazioni tra stati sovrani”.
La difesa internazionale di Glas ha annunciato che farà appello al sistema giudiziario interamericano per affrontare il “rapimento” del politico, dopo aver esaurito il percorso nazionale ordinario.
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