In questo caso l’iniziativa prenderà in considerazione le imprese forestali di sette comuni del paese; vale a dire Los Arabos nella provincia di Matanzas; Santo Domingo, Corralillo e Quemado de Güines a Villa Clara, e Amancio, Colombia e Jobabo a Las Tunas.
Come spiegato dall’organizzazione, l’impresa fa parte del progetto “Resilienza climatica negli ecosistemi agricoli di Cuba” (IRES), realizzato dal Ministero dell’Agricoltura dell’isola, con l’assistenza tecnica della FAO ed il finanziamento del Fondo Verde per il Clima.
Le nuove opzioni lavorative saranno associate alla creazione di brigate per l’estrazione della resina di pino, questo offrirà alle donne la possibilità di ottenere un reddito economico immediato e duraturo nel tempo, ha affermato l’organismo delle Nazioni Unite.
Il progetto, ha precisato, prevederà in una prima fase strumenti che facilitino la resinatura; tra questi, baracco, mezzaluna, maglio, scopa o ascia, palo, tracciante, oltre a mezzi per la raccolta, come vasi di plastica, chiodi, martelli e scale.
L’estrazione della resina di pino per scopi produttivi viene effettuata qui in piantagioni adulte prima del disboscamento, e la sua resa media annua può arrivare fino a due tonnellate per ettaro, ha spiegato la fonte.
Secondo la FAO, l’IRES cerca non solo di generare opportunità di lavoro per le donne provenienti da comunità diverse, ma anche di migliorare la loro partecipazione in settori tradizionalmente dominati dagli uomini.
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