“Una volta caduto Netanyahu, il paese potrà ritornare alla razionalità ed al percorso di ricostruzione”, ha detto il politico in un’intervista a Canale 12.
“Il governo deve essere rovesciato e la guerra non finirà senza le elezioni parlamentari”, ha sottolineato.
Giorni fa, in un articolo d’opinione pubblicato sul quotidiano Haaretz, Olmert ha accusato Netanyahu di tradimento per aver prolungato l’aggressione contro Gaza senza una data precisa per la sua fine.
Ha anche messo in dubbio i suoi piani per “cercare di espandere la guerra e iniziare uno scontro militare diretto e globale con il gruppo libanese Hezbollah nel nord”.
Per quanto riguarda la Cisgiordania, Olmert ha avvertito che le politiche adottate dall’attuale esecutivo provocheranno una nuova rivolta palestinese.
Quasi contemporaneamente, in un articolo pubblicato sul New York Times, anche l’ex primo ministro Ehud Barack ha criticato l’invito del Congresso statunitense a Netanyahu, che presto si rivolgerà ai parlamentari per chiedere l’autorizzazione, anche se molti democratici intendono boicottare il viaggio.
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