Citata dall’agenzia Wafa News Agency, l’organizzazione ha precisato che la maggior parte delle vittime sono donne e bambini, che sono sistematicamente bersaglio degli attacchi delle truppe del regime di Tel Aviv.
Le autorità dell’enclave costiera hanno inoltre riferito che il numero dei morti e dei feriti è aumentato nelle ultime ore dopo il massacro di quattro famiglie palestinesi, il che equivale a 52 morti e 208 feriti.
In più occasioni, Palestina ha denunciato che numerose vittime sono intrappolate sotto le macerie degli edifici crollati perché le forze israeliane ostacolano l’arrivo delle ambulanze e delle squadre di soccorso in questi luoghi.
D’altra parte, attraverso un comunicato, l’Ufficio d’informazione della Striscia di Gaza ha messo in guardia sul pericolo per la vita di migliaia di bambini e donne a causa della persistente politica di carestia praticata dal regime israeliano, che gode dell’appoggio del governo degli Stati Uniti.
Attraverso il testo denuncia che “centinaia di migliaia di tonnellate di aiuti e attrezzature mediche sono accumulate dall’altra parte dei valichi di frontiera della Striscia di Gaza”, senza che sia loro consentito l’ingresso in questo territorio.
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