giovedì 21 Novembre 2024
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L’inviato delle Nazioni Unite è colpito dalle scene di terrore dopo l’ultimo attacco israeliano a Gaza

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Nazioni Unite, 15 lug (Prensa Latina) Il più recente attacco di Israele ad Al Mawasi, designato come spazio sicuro a Gaza, ha lasciato scene terrificanti con dozzine di morti e feriti, ha detto oggi Scott Anderson, vice coordinatore umanitario delle Nazioni Unite per Palestina.

L’impatto ha colpito le tende e le case vicine, provocando “alcune delle scene più terrificanti che abbia mai visto nei nove mesi dall’inizio del conflitto a Gaza”, ha detto l’inviato in dichiarazioni alla stampa dall’enclave.
Di conseguenza, più di 100 persone sono rimaste ferite e l’aria era piena dell’odore del sangue, ha detto Anderson, insistendo sulla necessità di un cessate il fuoco immediato per rispondere ai bisogni umanitari degli abitanti di Gaza intrappolati nel conflitto.
L’ospedale Nasser, dove sono arrivati i feriti, non dispone di letti, materiale igienico, lenzuola, materassi o camici sufficienti e molti pazienti sono stati curati sul pavimento o sulle panche nella sala d’attesa senza disinfettante, il che li mette addirittura a rischio di sepsi, lesioni curabili e complicazioni molto più gravi, ha avvertito.
“Un operatore sanitario stava pulendo le pozzanghere di sangue sul pavimento usando solo acqua perché non ci sono abbastanza scorte, di materiale disinfettante od altri articoli per la pulizia per fermare la diffusione delle infezioni”, ha raccontato.
Il coordinatore ha anche messo in guardia sul totale crollo della legge e dell’ordine nella Striscia di Gaza, che considera una sfida urgente, mentre il lucroso business del contrabbando prospera in assenza della polizia locale.
“Quando le persone si trovano nel vuoto, cercano in tutti i modi di uscirne”. “Stiamo cercando di introdurre la polizia comunitaria o di convincere la polizia affinché ritorni al lavoro”, ha detto.
Ciò che è urgentemente necessario, ha sottolineato, è un cessate il fuoco immediato per tutte le parti in conflitto, per proteggere i civili ovunque si trovino.
Sfortunatamente per la popolazione di Gaza, gli ordini di sfollamento continuano mentre quasi 300.000 persone rimangono nel nord e gli ordini più recenti hanno costretto 200.000 palestinesi a fuggire nuovamente, ha detto il vice coordinatore umanitario.
In media, le persone a Gaza hanno dovuto spostarsi almeno una volta al mese, quindi molti sono stati sfollati tra le nove e le dieci volte, ed in questo interim hanno perso tutto.

Ig/ebr

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