Secondo le televisioni regionali, i militari hanno fatto irruzione questa mattina nelle città di Jaba, Zababdeh e Sanur, situate nel governatorato di Jenin, e quasi contemporaneamente nelle città di Marah Ma’alla, Al-Jab’a, Husan e Kisan, a Betlemme.
Almeno due cittadini sono stati arrestati a Kisan, ha riferito l’agenzia di stampa ufficiale Wafa.
Anche sette palestinesi sono stati arrestati durante un nuovo raid nella città settentrionale di Nablus.
L’ingresso di personale militare nella zona ha provocato scontri con i giovani del vicino campo profughi di Askar, ha sottolineato la testata giornalistica.
Le truppe israeliane sono entrate anche nelle città di Qalqilya e Azzun, dove hanno arrestato 10 persone, altre tre nella vicina Jenin e altrettante a Hebron.
A Qalqilya, gli agenti in uniforme, supportati da veicoli blindati, hanno effettuato estesi rastrellamenti ed operazioni di perquisizione, che includevano la perquisizione di edifici e case.
Questa settimana, il Ministero della Salute ha riferito che le forze di sicurezza ed i coloni israeliani hanno ucciso 589 palestinesi in Cisgiordania dall’inizio dell’attuale ciclo di violenza, il 7 ottobre 2023.
In un breve comunicato, il ministero palestinese ha precisato che la cifra comprende 142 minorenni.
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