Il capo del Comitato di Resistenza al Muro ed agli Insediamenti, Muayyad Shaaban ha spiegato, in un rapporto sull’argomento, che l’esercito e la polizia ne hanno effettuati 914 ed i coloni altri 196.
Il governatorato meridionale di Hebron è stato il più colpito dalla violenza con 226 incidenti, seguito da Nablus (164) e Gerusalemme (143).
Ha osservato che gli attacchi includevano espropriazione di terre, espansione coloniale, esecuzioni extragiudiziali e sabotaggi, nonché demolizioni e confische di proprietà.
Shaaban ha detto che a luglio i coloni hanno bruciato numerose case e veicoli palestinesi, oltre a sradicare centinaia di ulivi, uno dei principali mezzi di sostentamento per i contadini della Cisgiordania.
Recentemente, Shaaban ha rivelato che nella prima metà del 2024, le truppe e i residenti degli insediamenti hanno commesso 7.681 stupri in Cisgiordania.
Dall’inizio di gennaio alla fine di giugno, le autorità israeliane hanno approvato 39 piani di espansione degli insediamenti in Cisgiordania e 44 nella zona occupata di Gerusalemme Orientale, ha avvertito.
In totale si prevede di costruire più di 8.500 case nel primo territorio e 6.723 nel secondo, ha sottolineato.
In questo periodo, inoltre, sono stati confiscati 27.000 dunam di terreno in Cisgiordania (2.600 ettari), sono stati emessi 359 avvisi di demolizione di strutture palestinesi e sono stati abbattuti 9.957 alberi, tra cui più di 4.000 ulivi.
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