giovedì 21 Novembre 2024
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Ecuador ribadisce il rifiuto del salvacondotto all’ex vicepresidente Glas

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Quito, 6 ago (Prensa Latina) Ecuador ha ribadito oggi che non consegnerà il salvacondotto richiesto dal Messico per l'ex vicepresidente Jorge Glas, detenuto nel carcere di massima sicurezza di La Roca, nella città di Guayaquil.

Sebbene il Ministero degli Esteri del paese sudamericano non abbia rilasciato nuove dichiarazioni in merito alla richiesta del governo messicano, in un comunicato stampa il ministero ha confermato che “Ecuador non concederà alcun passaggio sicuro per Glas, perché non considera legittima la concessione di asilo diplomatico dell’ex vicepresidente.”
L’entità inoltre non ha specificato se il governo ecuadoriano abbia già dato una risposta formale al Messico.
L’amministrazione del presidente Daniel Noboa sostiene che giuridicamente non è possibile concedere asilo politico a Glas, poiché deve rispondere a processi giudiziari pendenti, come il caso Ricostruzione di Manabí. Questo lunedì, il Ministero degli Affari Esteri del Messico ha chiesto all’Ecuador un passaggio sicuro per l’ex vicepresidente Glas, che ha un asilo politico messicano ma continua detenuto nel paese andino.
Nonostante la rottura delle relazioni diplomatiche tra gli stati, l’esecutivo guidato da Andrés Manuel López Obrador ha avanzato la richiesta, protetta dall’accordo firmato con Svizzera il 15 giugno 2024 per salvaguardare gli interessi messicani nella nazione sudamericana.
Per insistere affinché Glas, detenuto durante l’assalto alla sua ambasciata a Quito il 5 aprile, abbia un passaggio sicuro, Messico cita gli articoli IX, XII e XIII della Convenzione sull’Asilo Diplomatico del 1954 (Convenzione di Caracas), un trattato vincolante per le due nazioni.
Messico ricorda di aver concesso l’asilo politico a Glas Espinel il 4 aprile di quest’anno, cosa che è stata annunciata pubblicamente il giorno successivo attraverso un comunicato stampa e trasmesso ufficialmente al Ministero degli Affari Esteri e della Mobilità Umana dell’Ecuador.
L’incursione nella sede diplomatica messicana a Quito da parte dei soldati ecuadoriani ha portato alla rottura delle relazioni tra i due paesi ed alle denunce alla Corte Internazionale di Giustizia (CIG).
Messico ha accusato Ecuador di violare le norme internazionali sull’inviolabilità delle sedi diplomatiche, mentre il governo di Daniel Noboa ha giustificato l’invasione affermando che si trattava di un evento eccezionale ed isolato, che voleva arrestare un “criminale comune”, riferendosi a Glas.

Ig/nta

 

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