Il Ministero degli Affari Esteri e degli Espatriati ha stimato in un comunicato che la decisione del paese di appropriarsi di più terra nel governatorato di Betlemme in Cisgiordania dimostra “il fallimento internazionale nell’attuazione delle pertinenti risoluzioni delle Nazioni Unite” sulla questione palestinese.
Questa situazione incoraggia il governo di Benjamin Netanyahu a portare avanti i suoi piani di annessione della Cisgiordania nella totale impunità, ha sottolineato.
A questo proposito, ha accusato Netanyahu di approfondire ed espandere gli insediamenti in Cisgiordania mentre, allo stesso tempo, aumenta la demolizione delle strutture palestinesi nell’area.
L’Ufficio Centrale di Statistica Palestinese ha indicato lo scorso marzo che Israele ha confiscato 50.526 dunum di terra nell’area (poco più di cinquemila ettari) nel 2023, quasi il doppio della cifra dell’anno precedente.
Nello stesso mese, una sentenza della Corte Internazionale di Giustizia considerava illegale l’occupazione israeliana e chiedeva il ritiro dell’esercito e dei coloni.
Secondo i dati ufficiali, più di 250.000 coloni ebrei vivono nella zona occupata di Gerusalemme Orientale ed altri 500.000 nel resto della Cisgiordania.
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