giovedì 12 Settembre 2024
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L’UNEAC onora e celebra l’eterna vocazione di lealtà a Cuba ed alla sua cultura

L'Avana, 22 ago (Prensa Latina) La cultura cubana ha vissuto oggi un evento straordinario, in occasione del nuovo anniversario dell'organizzazione che riunisce l'avanguardia artistica del paese, con il privilegio di onorare la potente narrativa di Wole Soyinka.

Lo scrittore nigeriano, Premio Nobel per la Letteratura nel 1986, ha onorato con la sua presenza la Sala Villena dell’Unione degli Scrittori e degli Artisti di Cuba (UNEAC), che ha avuto il piacere di celebrare i suoi 63 anni di fondazione con la consegna del Premio Internazionale Dulce María Loynaz all’intellettuale africano.
“Le mie mani sono piene e lo è anche il mio cuore”, ha espresso in segno di gratitudine il primo premio Nobel africano per la letteratura.
“È molto bello ritornare in questa famiglia feconda; ho vissuto grandi avventure, sia politiche che creative, a Cuba”, ha commentato Soyinka.
“Vengo dal vostro e mio continente di origine e conosco molto bene il ruolo che questo paese ha avuto nella liberazione dell’Africa, è qualcosa che non potremo mai dimenticare”, ha aggiunto quasi alla fine del suo intervento, circondato da uno spirito di festa che ha riempito la Sala Villena della capitale ed alla presenza del poeta ed etnologo Miguel Barnet, presidente onorario dell’UNEAC.
“In questo mondo di poca importanza e profondità, contare ed avere Wole Soyinka oggi, tra cubani e africani, è un privilegio inestimabile”, ha affermato il direttore della Biblioteca Nazionale José Martí, Omar Valiño.
Le parole di omaggio alla data sono state pronunciate dalla presidentessa dell’UNEAC, Marta Bonet, che ha ricordato il contesto che ha dato origine all’ente.

Ig/amr

 

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