Secondo il Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile, è già disponibile il protocollo di reazione e mitigazione delle situazioni a rischio con i difensori del territorio e della natura, ed è disponibile il percorso di attuazione dell’Accordo Escazú, un accordo internazionale che comprende ordini di protezione dei leader ambientali.
Un altro strumento per affrontare questo problema è il Sistema di Dialogo Nazionale per la trasformazione dei conflitti ambientali, a cui partecipano organizzazioni provenienti da diverse regioni del territorio nazionale.
Da parte sua, il Ministero dell’Interno ha stanziato maggiori risorse alla Direzione Diritti Umani per l’istituzione del Tavolo di Garanzia Nazionale, che affronta a livello interistituzionale, di concerto con la società civile, i problemi che portano agli omicidi ed agli attacchi contro i difensori.
“Il governo nazionale riconosce la grave situazione che deriva dai conflitti socio-ecologici associati al traffico di droga, alle pratiche estrattive legate alle economie illecite ed alla riconfigurazione del conflitto armato”, si legge nella nota.
Ha aggiunto che è attualmente in corso la costruzione di una politica pubblica globale di garanzie per i difensori dei diritti umani, che si caratterizza per essere un processo legittimo proposto dalla società civile, al quale hanno partecipato quasi un migliaio di difensori appartenenti a diverse regioni del paese.
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