Le dichiarazioni del presidente arrivano dopo che numerosi dispositivi di comunicazione appartenenti a membri degli Hezbollah libanesi sono stati fatti esplodere nelle ultime ore in Libano e Siria.
Oltre a ciò, Erdogan ha parlato telefonicamente questo mercoledì con il primo ministro libanese Nayib Mikati, al quale ha espresso le sue condoglianze per quanto accaduto, cioè almeno 18 morti e tremila feriti a seguito di questo attacco a sorpresa attribuito al Mossad.
“I tentativi di Israele di estendere i conflitti alla regione sono estremamente pericolosi”, ha denunciato il presidente turco, assicurando che “gli sforzi per fermare l’aggressione israeliana continueranno”.
Martedì scorso centinaia di dispositivi di comunicazione appartenuti presumibilmente a funzionari ed agenti di Hezbollah sono esplosi, provocando almeno 18 morti, tra cui una ragazza, e circa 2.800 feriti, mentre oggi sono esplosi dei “walkie-talkie”, con nove morti ed altri 300 feriti.
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