sabato 12 Ottobre 2024
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Il presidente della Colombia ha invitato il popolo a sconfiggere l’oligarchia

Nazioni Unite, 24 set (Pensa Latina) Il presidente della Colombia, Gustavo Petro, ha tenuto oggi un energico discorso all’ONU, in cui ha chiesto al popolo di lottare per sconfiggere l'oligarchia mondiale, la cui ambizione porta il genero umano contro l'estinzione.

Il presidente ha iniziato il suo discorso affermando che i paesi meno potenti non hanno voce in capitolo nelle Nazioni Unite e che è giunto il momento di parlare della gente comune.
Secondo lui, è il potere di distruzione della vita che dà volume alla voce in sala e riunisce la maggioranza dei suoi rappresentanti e delegati, mentre non si considerano i criteri di coloro che chiedono di unire gli sforzi umani per i più poveri.
Nel dibattito generale delle Nazioni Unite ha ritenuto che la disuguaglianza raggiunta, la più grande della storia, sia la logica della massiccia distruzione scatenata dalla crisi climatica e dalle bombe sganciate da un criminale come Benjamin Netanyahu su Gaza, in Palestina.
Petro ha affermato che i presidenti dei paesi più forti della terra obbediscono all’1% più ricco, perché i ricchi pagano le loro campagne elettorali, possiedono i mass media, nascondono la verità della scienza e, nel loro senso commerciale, causano la distruzione della vita.
Ha poi considerato che il libero mercato non è libertà ma massimizzazione della morte.
“La potente oligarchia globale è ciò che permette di lanciare bombe sui bambini, sulle donne, sugli anziani e sui minorenni di Gaza, del Libano o del Sudan. “Sono i paesi ribelli che non rientrano nel loro dominio, come Cuba o Venezuela, che sono bloccati economicamente perché hanno bisogno di dimostrare il loro potere di distruzione al restante 99% dell’umanità”, ha affermato.
Forse la parola socialismo oggi ha un nuovo significato. I cervelli che sono la vera base del lavoro oggi sono più connessi che mai, oggi la conoscenza umana è più collettiva, aiutarsi a vicenda è sempre stata la magia che ci ha permesso di sopravvivere per un milione di anni”, ha affermato.
Il presidente colombiano ha definito questa lotta popolare una battaglia che costituisce una rivoluzione mondiale.
“Dobbiamo costruire il più grande esercito di tutti i tempi, composto da guerrieri della vita, che non avrà le armi dell’oligarchia globale, né le mani piene di denaro bancario, né il potere di distruggere i bambini nelle azioni genocide, ma avrà il potere più grande di tutti: quello di un’umanità unita che non si lascia togliere la sua umanità”, ha concluso.

Ig/ifs

 

 

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