Fonti mediche hanno riferito che nove membri di una famiglia hanno perso la vita dopo che una casa è stata attaccata nel quartiere di Shujaiya, nel nord della Città di Gaza.
Altre tre persone sono morte in un incidente simile nel campo profughi di Nuseirat, il centro dell’enclave costiera, ed altre quattro nel vicino campo profughi di Bureij.
Nell’ambito delle sue operazioni nel nord del territorio, ieri l’esercito ha ordinato l’evacuazione forzata dell’ospedale Kamal Adwan entro 24 ore, cosa che ha scatenato le proteste internazionali.
Le stazioni televisive regionali hanno presentato immagini di un intenso fuoco di artiglieria e di veicoli blindati israeliani nei dintorni di questo centro medico.
Secondo varie fonti, ieri i militari hanno distrutto l’unico panificio ancora funzionante nel nord di Gaza, nel campo profughi di Jabalia.
Si segnala la presenza di numerosi corpi nelle strade di questa cittadina, ma è impossibile raccoglierli a causa del rifiuto delle Forze Armate di consentire l’ingresso agli operatori sanitari ed alla Mezzaluna Rossa.
Il quotidiano Haaretz ha rivelato in agosto che Netanyahu intende mantenere l’esercito nella Striscia di Gaza dopo la fine del conflitto ed iniziare la colonizzazione ebraica nel nord.
“L’occupazione di Gaza è l’obiettivo per cui Netanyahu si batte, anche a costo della morte degli ostaggi israeliani e con il rischio di una guerra regionale”, ha affermato Aluf Benn, caporedattore del quotidiano.
Ig/rob