Intervenendo giorni fa in un dibattito aperto centrato sul conflitto, il capo della diplomazia cubana ha riaffermato l’appoggio del suo paese alla causa palestinese e alla soluzione dei due Stati.
“Il governo di Israele attacca e disprezza l’ONU e il suo segretario generale, minaccia la sicurezza della Forza ad interim delle Nazioni Unite in Libano e porta avanti a Gaza gli attacchi più mortali della storia contro il personale e gli operatori umanitari dell’Organizzazione”, ha sottolineato.
Lungi da un cessate il fuoco immediato e permanente, Israele continua ad attaccare ospedali, scuole e campi profughi nei territori palestinesi occupati, in flagrante violazione del diritto umanitario internazionale, ha aggiunto.
Rodríguez ha anche messo in guardia dall’allargamento del conflitto in Medio Oriente, con le aggressioni di Tel Aviv in Libano, Siria e Yemen, e nel mezzo di una nuova e pericolosa escalation contro Iran.
Il ministro ha criticato l’impunità con cui agisce Israele, che non solo dimostra l’inefficacia del Consiglio di Sicurezza, ma minaccia anche il multilateralismo e mina l’essenza stessa della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale.
“Tale impunità è possibile solo grazie alla complicità del sostegno politico, militare, logistico e finanziario che il governo degli Stati Uniti fornisce alla potenza occupante, che agisce con doppi standard e impedisce al Consiglio di Sicurezza di agire”, ha denunciato.
Il leader cubano ha esortato a promuovere gli sforzi per una soluzione che includa la pace in Palestina ed una soluzione giusta per i territori occupati.
“Ogni minuto di inazione costerà nuove vite innocenti, maggiore sofferenza e distruzione”, ha concluso.
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