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Inizia la Biennale de L’Avana

L'Avana, 15 nov (Prensa Latina) Con la partecipazione di 172 artisti cubani e 230 stranieri, il 61% dei quali provenienti da paesi del cosiddetto Sud del mondo, inizia oggi la XV Biennale de L’Avana che durerà fino al 28 febbraio 2025.

In esclusiva a Prensa Latina, il direttore Nelson Ramírez de Arellano ha commentato che l’evento festeggia i suoi 40 anni e prevede in questo periodo un grande tour commemorativo dell’arte cubana, e si chiuderà con la proiezione di un documentario con interviste a personaggi importanti delle diverse biennali.
Ramírez de Arellano ha sottolineato che in questa occasione, dal 6 all’8 dicembre, si svolgeranno una serie di omaggi e conferenze dedicati a salutare la nascita di Wifredo Lam, fonte d’ispirazione di questi eventi e riconosciuto come l’artista cubano più universale.
Ha osservato che l’obiettivo delle Biennali de L’Avana è mostrare l’arte contemporanea dei paesi del Sud e coinvolgere il pubblico, cosa che si riflette nello slogan di questa edizione: “Horizontes compartidos”.
Organizzata dal Centro Culturale Wifredo Lam, la XV Biennale de L’Avana promuove una visione retrospettiva e decolonizzazione, attraverso un dialogo tra creatori provenienti da Asia, Africa, Medio Oriente, America Latina e Caraibi.
Questo evento artistico, che secondo i suoi organizzatori ha ottenuto un grande riconoscimento nel mondo in quattro decenni, costituisce anche un omaggio a L’Avana ed ai suoi abitanti, poiché la sua inaugurazione coincide con il 505° anniversario della fondazione della capitale cubana.
Tra le sue sedi principali si trovano il Centro Wifredo Lam, il Centro per lo Sviluppo delle Arti Visive, la Fototeca di Cuba, la Casa de las Americas e la Stazione Culturale Línea y 18, e i siti dell’Ufficio dello Storico della Città.
La programmazione comprende laboratori, spettacoli, concerti e interventi pubblici e cantieri in spazi emblematici.
Inoltre si svolgeranno mostre commemorative, progetti di ricerca artistica e azioni di esplorazione, progetti speciali ed eventi teorici.
La Biennale de L’Avana riafferma così il suo impegno per la decolonizzazione dell’arte e la costruzione di un futuro più giusto ed equo.

Ig/dla

 

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