Secondo i dati pubblicati dal responsabile del centro, Enrique Diego Arango, questa attività è dovuta al verificarsi prima, di due terremoti, uno il 10 novembre di magnitudo 6.0 e un altro di 6.7 a circa 40 chilometri a sud-est della città di Pilón, provincia di Granma; in seguito un altro sismo si è verificato il 23 dicembre, di magnitudo 6.1 a sud del comune di Guamá, provincia di Santiago de Cuba.Entrambi gli eventi si sono verificati in un settore della faglia di Oriente caratterizzato da un movimento di scorrimento prevalentemente laterale sinistro, ha specificato l’esperto.
Dall’inizio dell’attività sismica, il 10 novembre, entro la fine dell’anno sono state registrate in totale 8.873 scosse di assestamento di entrambi i terremoti.
Nel 2024 sono stati segnalati ufficialmente 20 terremoti percettibili, 10 nella zona di Santiago-Baconao, cinque in diverse località dell’entroterra del paese (Moa, Baracoa, Sibanicú e Varadero) ed altrettanti nella zona di Pilón-Chivirico, dove sono inclusi tre forti terremoti.
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