Nato nella provincia di Río Negro, in Argentina, sono noti i suoi romanzi-testimonianza, come “Operación Masacre” (1956) ed altre inchieste.
Iniziò la sua carriera come correttore di bozze e traduttore presso la casa editrice Hachette e, nel 1953, pubblicò il suo primo libro, “Variaciones en rojo”, e nel 1956, “Antología del cuento extraño”, tra molti altri libri. Contemporaneamente lavora per le riviste Leoplán, Panorama e Vea y Lea.
Nel 1959 si recò a Cuba su invito di Jorge Ricardo Masetti e di altri fondatori dell’agenzia di stampa latinoamericana Prensa Latina, come Gabriel García Márquez.
Lì diresse il dipartimento dei servizi speciali dell’agenzia, dove scoprì e rivelò accidentalmente comunicazioni segrete sui preparativi in Guatemala per l’invasione militare di Playa Girón (Cuba) da parte degli Stati Uniti.
L’evento storico è stato magistralmente ricreato da García Márquez nella sua cronaca “Il giornalista che anticipò la CIA”, del 1977, sulla rivista colombiana Alternativa.
Al suo ritorno in Argentina, fondò il settimanale della CGT de los Argentinos, che diresse tra il 1968 e il 1970. Nel 1972 scrisse per Semanario Villero e, dal 1973, per il quotidiano Noticias, che lo inviò come corrispondente a Palestina.
Nel 1976, nel pieno della dittatura militare, creò, insieme ad altri giornalisti, l’Agenzia di Stampa Clandestina (ANCLA), una rete di informazione che diffuse più di 200 cablogrammi che circolavano di mano in mano.
Walsh era un membro dell’organizzazione Montoneros e scrisse “Cartas Polemicas” in segreto.
Dopo il primo anniversario del golpe di stato, distribuì le prime copie della sua famosa “Carta Abierta de un escritor a la Junta Militar” e quel giorno, il 25 marzo 1977, all’età di 50 anni, affrontò i soldati, che lo ferirono mortalmente e fecero scomparire il suo corpo.
Il luogo in cui si trovano i resti di Walsh non è mai stato rivelato.
Jorge Luna, giornalista di Prensa Latina