Il primo aereo trasportava 91 connazionali provenienti da El Paso, Texas, mentre il secondo è partito da San Diego, California, con 110 migranti, ha aggiunto la fonte.
È emerso inoltre che nessuno degli espulsi ha precedenti penali o mandati di arresto in Colombia o negli Stati Uniti, il che contraddice le dichiarazioni del presidente Donald Trump secondo cui i “criminali” sarebbero stati rimpatriati.
Si è saputo anche che tra le persone rimpatriate ci sono 26 minorenni, secondo quanto dichiarato dalla direttrice dell’ICBF (Instituto Colombiano de Bienestar Familiar), Astrid Cáceres.
L’Istituto ha affermato che attiverà protocolli di assistenza per garantire il benessere dei minorenni, ai quali verrà fornito supporto psicologico, sociale e legale nel tentativo di attenuare l’impatto dell’espulsione e facilitarne il reinserimento.
La Presidenza del Paese ha annunciato in una nota che l’accompagnamento previsto per i due voli ha verificato il rispetto della procedura, garantendo i diritti dei connazionali da parte delle autorità locali preposte all’immigrazione.
In merito all’accaduto, il presidente Gustavo Petro ha scritto sul suo social network Twitter che il suo governo sta strutturando un piano di credito produttivo, associativo ed a basso costo per i migranti.
“Sono colombiani, sono liberi e dignitosi e sono nella loro patria dove sono amati. Il migrante non è un criminale, è un essere umano che vuole lavorare e progredire”, ha concluso.
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