martedì 18 Marzo 2025
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Ricercatrice cubana mette in luce la vita e l’opera di Che Guevara in Italia

La ricercatrice cubana María del Carmen Ariet, coordinatrice scientifica del Centro Studi Che Guevara, ha ribadito in Italia la validità e l’attualità che l’esempio e le idee del comandante guerrigliero hanno ancora oggi.

In un dibattito organizzato dalla missione diplomatica cubana a Roma, Ariet ha presentato aspetti poco noti della vita dell’eroico combattente, basandosi sui dati raccolti nei documenti d’archivio, compilati nella pubblicazione “La épica del tiempo: Biografía del Che en facsimilares”, curata dallo stesso centro.
All’evento hanno partecipato l’ambasciatrice della nazione caraibica in questo paese europeo, Mirta Granda, e il suo collega presso la Santa Sede, René Mujica, nonché altri membri del Corpo Diplomatico accreditato presso questo paese.
La ricercatrice è arrivata in questa nazione europea alla fine dello scorso gennaio ed ha partecipato il 31 gennaio all’inaugurazione, nella città di Carrara, nella regione centrale della Toscana, del primo monumento di questo paese dedicato alla memoria di Che Guevara.
Ha affermato che si tratta di un evento di profondo significato, che dimostra l’importanza che la figura del Guerrigliero Eroico ha per il popolo italiano, ed ha fatto riferimento al fallimento delle manovre di settori della destra per rimuovere questa statua.
Nel corso dell’evento, la sindaca di Carrara, Serena Arrighi, ha affermato che in questi tempi, in cui nel mondo rinascono nefaste correnti suprematiste e nazionaliste, è importante fare tesoro dell’eredità di uomini come il Che, capaci di dare la vita per il bene della comunità, in un gesto di massimo altruismo.
All’inizio dei lavori, tenutisi mercoledì scorso presso l’ambasciata cubana, il consigliere e numero due dell’ambasciata, Damián Delgado, ha sottolineato che il Che è ancora presente, con le sue idee feconde e il suo esempio di vita, ora con un luogo fisico in Italia dove potrà riceverne il meritato omaggio.
Nell’evento la ricercatrice cubana ha sottolineato gli stretti legami di stima tra il Che e il Comandante in Capo Fidel Castro.
Dopo aver incontrato il leader storico della Rivoluzione cubana, ha scritto: “Un vero evento politico è stato aver incontrato Fidel Castro, il rivoluzionario cubano, un giovane ed intelligente, molto sicuro di sé e straordinariamente audace”, un sentimento che si è accentuato con il tempo, ha affermato la specialista.
Al termine del suo discorso, Ariet ha affermato che le prossime celebrazioni del centenario della nascita di Fidel e del Che, rispettivamente nel 2026 e nel 2028, ispireranno senza dubbio omaggi in tutto il mondo e saranno “due date che possono aiutarci tutti a riflettere su questa tempestosa realtà che stiamo vivendo oggi”.

Oscar Redondo Toledo, corrispondente di Prensa Latina in Italia

 

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