“In questo momento di crisi, la nostra responsabilità storica è quella di cercare soluzioni costruttive ed equilibrate”, ha affermato Lula nel secondo ed ultimo giorno del primo incontro dei capi negoziatori del gruppo, tenutosi a Palazzo Itamaraty, sede del Ministero degli Esteri nella capitale.
Ha inoltre assicurato che i BRICS continueranno a svolgere un ruolo chiave nel garantire che gli ideali dell’Agenda 2030, dell’Accordo di Parigi e del Patto per il Futuro possano essere realizzati.
“La presidenza brasiliana rafforzerà la vocazione del blocco come spazio di diversità e dialogo a favore di un mondo multipolare e di relazioni meno asimmetriche”, ha affermato.
L’evento, organizzato da 11 paesi, tra cui Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, è servito a presentare le priorità del Brasile alla guida del gruppo.
In questo contesto, si tratterà della cooperazione in materia di salute globale, del finanziamento di azioni volte a contrastare i cambiamenti climatici, del commercio, degli investimenti e della finanza.
Inoltre, l’uso delle valute locali nelle operazioni finanziarie, l’intelligenza artificiale (IA) e lo sviluppo istituzionale dei BRICS.
Per Lula, la cooperazione in ambito sanitario è una delle esigenze più urgenti del Sud del mondo.
“La povertà, la mancanza di accesso ai servizi di base e l’esclusione sociale sono terreno fertile per malattie come la tubercolosi, la malaria e la dengue, tra le altre, che insieme minacciano circa 1,7 miliardi di persone nel mondo”, ha concluso.
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