Su Twitter, il presidente ha commemorato l’evento, considerato una delle prime azioni terroristiche degli Stati Uniti contro la Rivoluzione nascente.
“Per questo atto terroristico, che ha causato un centinaio di morti e più di 400 feriti, gli Stati Uniti dovrebbero essere in cima alla lista degli sponsor del terrorismo”, ha sottolineato Díaz-Canel sulla piattaforma.
Martedì, il capo dello stato ha presieduto l’omaggio alle vittime dell’esplosione del piroscafo francese, a cui hanno partecipato anche il segretario dell’organizzazione del Partito Comunista di Cuba, Roberto Morales, e il primo ministro Manuel Marrero.
La Coubre arrivò nella capitale cubana con armi e munizioni acquisite nell’Europa occidentale dalla nascente Rivoluzione per difendersi dall’aggressione crescente degli Stati Uniti.
Alla prima esplosione, avvenuta durante le operazioni di scarico della nave, ne seguì un’altra che colpì anche le persone accorse in soccorso delle vittime.
Il giorno dopo i fatti, il 5 marzo, il comandante in capo Fidel Castro mostrò le prove del coinvolgimento del governo degli Stati Uniti nel crimine e pronunciò per la prima volta la frase “Patria o Morte”.
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