Si svolgeranno tributi in tutto il paese, ma la commemorazione principale avrà luogo nella necropoli di Cristóbal Colón della capitale, dove i lavoratori cubani si recheranno in pellegrinaggio per deporre offerte floreali al pantheon delle Forze Armate Rivoluzionarie, dove riposano i suoi resti.
Nato a L’Avana, Lázaro Peña ha lottato contro la povertà fin da piccolo. All’età di 12 anni ha iniziato a lavorare come apprendista in vari mestieri ed ha preso parte quasi immediatamente alle proteste per i diritti dei lavoratori.
Già impiegato nella fabbrica di tabacco El Crédito, si formò come dirigente sindacale e si unì al primo Partito Comunista di Cuba (PCC) e partecipò allo sciopero del 1933, che portò al rovesciamento del governo di Gerardo Machado.
Per la sua attività rivoluzionaria venne incarcerato più volte e per il suo prestigio venne eletto nel 1934 membro del Comitato Centrale del PCC, segretario generale del Sindacato dei Lavoratori del Tabacco e membro del Comitato Esecutivo della Confederazione Nazionale dei Lavoratori di Cuba (CNOC).
Diresse la CNOC durante lo sciopero generale del marzo 1935 e nel 1939 fu eletto segretario generale della Confederazione dei lavoratori cubani (CTC).
Fu anche delegato all’Assemblea costituente del 1940 e membro fondatore della Federazione sindacale mondiale, organizzazione di cui fu segretario e vicepresidente del comitato esecutivo.
Nel 1939 fu eletto Segretario Generale della CTC, che guidò fino al 1947.
Era critico ed energico nel difendere i diritti dei lavoratori dalle tribune o nel denunciare crimini come quello perpetrato contro il leader dello zucchero Jesús Menéndez.
Nel 1959 tornò a dirigere la CTC e nel 1965 fu eletto membro del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba, incarichi che ricoprì fino alla sua morte.
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