Ñáñez ha osservato che l’avvento dell’intelligenza artificiale (IA), dell’informatica quantistica e dei social media, tra gli altri, rappresenta un cambiamento di paradigma di civiltà che genera incertezza a livello globale.
Date queste realtà, ha sottolineato la responsabilità degli Stati di regolamentare i social media e stabilire codici etici per l’uso dell’intelligenza artificiale e di tutti i progressi tecnologici, al fine di proteggere i governi nazionali ed i loro cittadini.
Il ministro venezuelano ha esortato il governo a difendere il proprio impegno nello sviluppo di tecnologie sovrane che garantiscano la protezione dei dati della nazione e assicurino che questi non siano alla mercé delle multinazionali.
Ha inoltre auspicato lo sviluppo di una coscienza critica tra uomini e donne capaci di affrontare queste tecnologie e di invertirne il potenziale impatto negativo, attraverso spazi di comunicazione che difendano il territorio, la cultura e i valori, ha concluso.
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